Lavorare in Italia

Per lavorare in Italia come dipendenti dall’estero è necessario essere autorizzati dalle autorità italiane (tramite un nulla osta) e ottenere un visto di ingresso per motivi di lavoro.
Il nulla osta all’assunzione o allo svolgimento dell’attività lavorativa è l’autorizzazione data al datore di lavoro (italiano o straniero regolare) ad assumere un cittadino straniero residente all’estero.
Ogni anno è stabilito un numero massimo (quote) di nulla osta attraverso una legge conosciuta come Decreto Flussi.
Questo vale anche per il lavoro subordinato stagionale.

Il cittadino straniero interessato a svolgere un’attività autonoma in Italia deve ottenere l’autorizzazione all’ingresso (nulla osta al rilascio delle autorizzazioni o iscrizioni agli albi per lo svolgimento dell’attività autonoma) nell’ambito delle quote stabilite ogni anno dal Decreto Flussi.

Il cittadino straniero in cerca di lavoro può rivolgersi:
ai Servizi pubblici per l’impiego;
alle agenzie di lavoro o ex-interinali e altri operatori privati.

I Servizi pubblici per l’impiego (gli ex-uffici di collocamento) sono uffici presenti in ogni provincia ed hanno la funzione di favorire l’incontro tra chi offre lavoro e chi lo cerca. Per potersi iscrivere ci si può rivolgere ai Centri per l’impiego (CIP) della provincia di residenza;

Per lavorare in Italia occorre essere regolari dal punto di vista del titolo di soggiorno.

Ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2022