La casa e l'alloggio

L’accesso alla casa rappresenta un diritto fondamentale per il benessere e la stabilità dell’individuo.
La normativa sull’immigrazione elenca, tra i requisiti più importanti per il soggiorno, la garanzia di una casa.

Questa garanzia può essere ottenuta attraverso l’ospitalità di parenti o amici, l’affitto o la proprietà di un alloggio.

La dimostrazione di avere accesso ad un alloggio è necessaria per ottenere il permesso di soggiorno o per rinnovarlo, e per effettuare un ricongiungimento familiare.

Per il Permesso di lungo periodo e la domanda di cittadinanza è necessario anche l’aver richiesto la residenza nell’alloggio a cui si ha accesso a vario titolo.

Le diverse tipologie di contratto e di canone

La legge di riferimento è LEGGE 9 dicembre 1998, n. 431 
Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo.
 
Il contratto di locazione (o affitto)
Questa tipologia di contratto è un accordo tra il proprietario di un alloggio e un’altra persona.
L’accordo prevede che il proprietario conceda il suo alloggio in uso a questa persona dietro pagamento periodico (ogni mese) di un affitto (canone di locazione).
Il codice civile definisce la locazione (art. 1571 c.c.) come “il contratto con cui una parte, detta locatore, si obbliga a far godere all’altra parte, ossia al conduttore o locatario o inquilino, una cosa mobile o immobile per un dato tempo verso un determinato corrispettivo”.
 
La Legge 431/1998 prevede varie tipologie di contratti di locazione, i principali sono:
 

Il Contratto a canone libero (4+4)
Ha la durata di 4 anni ed è rinnovato automaticamente per altri 4 anni, salvo disdetta motivata.

Il Contratto a canone concordato (3+2)
l’affitto è stabilito in base a dei valori minimi e massimi.

Il comodato gratuito
Il comodato d’uso gratuito è un accordo con cui il proprietario mette a disposizione di una persona (comodatario) una casa perché se ne serva per un periodo o per uno scopo specifico, senza percepire alcun compenso o dietro compenso minimo (cifra simbolica).
Non vi è nessun obbligo di registrazione del contratto, tuttavia è sempre consigliabile redigerlo in forma scritta così da tutelare entrambe le parti.
 
La registrazione del contratto
La registrazione è obbligatoria e si fa presso l’Agenzia delle Entrate territoriale, la spesa viene solitamente divisa a metà tra proprietario e inquilino.
 
Vantaggi della registrazione:
  • non si incorre nelle sanzioni;
  • si ottengono sconti fiscali per proprietari e inquilini sulla tassa di registro e sulla dichiarazione dei redditi;
  • in caso di sfratto e in mancanza della registrazione, l’inquilino non può essere mandato via;
  • se il contratto è registrato, il proprietario non può chiedere improvvisi aumenti dell’affitto, ma è tutelato dalla caparra e dalle norme contrattuali se l’inquilino vuole abbandonare l’alloggio prematuramente (preavviso).
 

Comprare casa in Italia

Gli stranieri con regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro, familiari o permesso CE per soggiornanti di lungo periodo possono acquistare un alloggio alle stesse condizioni degli italiani.

 

La procedura
La promessa di vendita o compromesso (preliminare). È il contratto che impegna le parti a stipulare l’atto di vendita (il rogito) davanti al notaio. Nel contratto preliminare devono essere indicati tutti gli elementi dell’accordo.
Se ci si avvale di una agenzia di mediazione (immobiliare) questa predisporrà il compromesso.

L’atto pubblico di vendita (rogito). È il contratto di compravendita, in cui si trasferisce la proprietà, e si stipula davanti ad un notaio che registra l’atto e garantisce la validità della vendita e dell’acquisto.
 
Se interviene la richiesta di un mutuo (prestito bancario) è bene sapere che in mancanza di garanzie assicurative, la mancanza di pagamento dei canoni del mutuo possono portare alla perdita dell’immobile che diviene proprietà dell’istituto che ha effettuato il prestito per effetto dell’Ipoteca.
 

Politiche pubbliche per l’abitazione

L’accesso agli alloggi ERS o ERP avviene tramite graduatoria ed è necessario essere in condizione di regolarità con il permesso di soggiorno.
 

Gli alloggi ERP (edilizia residenziale pubblica)

Si tratta degli alloggi di proprietà pubblica (case popolari), assegnati dai Comuni e affittati a prezzi più bassi rispetto al mercato privato, a cittadini con redditi bassi. L’affitto è calcolato in base al reddito del cittadino.

I cittadini stranieri possono accedere a questi alloggi se in possesso di un permesso di soggiorno almeno biennale ed hanno una attività lavorativa oppure di un permesso CE per soggiornanti di lungo periodo.
 
Ogni Comune stabilisce i requisiti di reddito e la modalità di definizione del punteggio.
La domanda va presentata tramite l’ufficio preposto (come l’Ufficio casa o l’ACER) o ci si può avvalere del supporto dei Patronati.
 

Alloggi ERS (edilizia residenziale sociale)

Gli alloggi ERS sono quelli di proprietà e/o nella disponibilità del Comune di residenza, ad esclusione di quelli ERP, da affidare in concessione d’uso e gestione con successivi e specifici atti.
 
Il Bando ERS offre sostegno ai nuclei familiari che presentano condizioni economiche tali da non consentire né l’accesso alla graduatoria per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) né l’accesso al mercato libero.
 
L’assegnazione in locazione di un alloggio ERS è di massimo 11 anni.
Le domande  vanno presentate agli uffici Casa Territoriali del Comune di residenza e/o dove si svolge attività lavorativa.
 

Contributi per l’affitto

Vi sono varie iniziative regionali e comunali per il supporto all’affitto.

 
Il fondo sociale per l’affitto
Per chi ha una casa in affitto e non riesce a pagarlo perché ha un reddito basso, esiste la possibilità di ricevere un aiuto economico dallo Stato, attraverso i Comuni di residenza.
Per fare domanda, bisogna attendere la pubblicazione di un bando pubblico.
Occorre dimostrare che l’affitto incide molto sul reddito della famiglia.
Il calcolo è fatto in base alla Dichiarazione ISE/ISEE.

 

Links

Scheda sulle politiche abitative

ER Politiche abitative

 

Ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2022