Famiglie, Minori e Politiche abitative


Il Welfare per la promozione della genitorialità ed il supporto alle famiglie, con particolare attenzione a quelle portatrici di disagio, al fine di sostenerle nelle diverse fasi evolutive.

Il requisito principale per accedere alle prestazioni familiari è avere la residenza nel Comune ed essere regolari come titolo di soggiorno.

In taluni casi vengono operati interventi anche con famiglie che abbiano avuto la residenza precedentemente e che siano irregolari sul territorio del Comune, in presenza di minori.

Per approfondimento:

https://sociale.regione.emilia-romagna.it/

https://www.informafamiglie.it

 
BONUS ED INTERVENTI ECONOMICI PER LE FAMIGLIE

 

 

Interventi di assistenza economica a favore delle persone e famiglie

Gli Interventi di assiste

nza economica a favore delle persone e famiglie, sono misure di contrasto alla povertà ad integrazione del reddito che prevedono un sostegno economico mensile o straordinario, finalizzato a contrastare l’indigenza economica e materiale dei nuclei in estrema povertà.

Gli interventi si sostanziano con l’erogazione di contributi in denaro e/o con l’emissione di Buoni sconto sui consumi di acqua luce e gas.

Riferimento al sito della Regione Emilia Romagna

Family Card

La Family Card è una tessera nominativa che consente ai cittadini, che ne hanno i requisiti, di ottenere sconti di varia natura presso gli esercizi commerciali che aderiscono al progetto.

La Family Card può essere ritirata presso gli uffici Relazioni con il Pubblico e Servizi Sociali.

Per avere la Family Card occorre presentare domanda seguendo il bando di emissione del Comune del proprio territorio, che definiscee le caratteristiche per l’accesso al servizio.

Accesso a mense ed empori solidali

Sono Progetti di solidarietà sociale che si rivolgono a singoli e famiglie in stato di povertà od indigenza, segnalati dai servizi sociali o con una condizione di necessità certificata dall’ISEE.

Si presentano in varie forme, come mense, market di acquisto con tessera.

Approdi – Ricerca sui servizi che offrono generi alimentari

Empori regionali

Buoni spesa per emergenza Covid

Ordinanza n. 658 della Presidenza del Consiglio del Ministri che prevede “ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” del 29.03.2020.

Sono per ora conclusi.

Prestito d’onore

Il prestito sull’onore si propone come un aiuto concreto per le famiglie con una difficoltà economica temporanea: un prestito in denaro a tasso zero che viene concesso dal Comune (non in tutti) per realizzare progetti di spesa che riguardino i figli.

Legge regionale n.2 del 12/03/2003

 

ASSEGNI PER LA FAMIGLIA

 

 

Sono prestazioni assistenziali concesse in via esclusiva dai Comuni e pagati dall’Inps alle famiglie che dispongono di patrimoni e redditi limitati.

Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 40 del 18/02/2020:

L’importo dell’assegno per il nucleo familiare: 145,14€ con tredicesima.
Per il 2020 il valore dell’indicatore della situazione economica equivalente è pari a 8.788,99 euro.
Le domande relative all’anno 2020 possono essere presentate fino al 31/01/2021.

Assegni per il nucleo familiare per i nuclei in cui siano compresi almeno 3 figli minori.

L’art. 65 della legge 23 dicembre 1998, n. 448 ha introdotto, con decorrenza dal 1° gennaio 1999, un nuovo intervento di sostegno, denominato assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, per le famiglia che hanno figli minori e che dispongono di patrimoni e redditi limitati.

Il contributo per nuclei familiari è una forma di integrazione economica rivolta ai nuclei con almeno tre figli minori a carico.

Riferimenti nel sito della Regione Emilia-Romagna

Assegno di maternità per ogni figlio nato o adottato (5 mensilità).

L’assegno di maternità (ai sensi dell’art. 74 della legge 26 marzo 2001, n. 151) viene concesso  dal Comune di residenza ed erogato dall’INPS per ogni figlio nato nell’anno 2020.

L’assegno è destinato alle madri sia in caso di nascita, che di affidamento preadottivo che di adozione nazionale o internazionale.

L’assegno è destinato:

  • alle madri casalinghe o disoccupate che non percepiscono alcuna indenmnità di maternità (dall’Inps o dal datore di lavoro, verrà erogato interamente);
  • alle madri che percepiscono un’indennità inferiore al valore dell’assegno concesso dal Comune (verrà erogato in percentuale).

Riferimento dal sito Informa-famiglie della Regione Emilia-Romagna

Requisiti

  • cittadino italiano o comunitario;
  • cittadino straniero in possesso dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria, protezione internazionale, familiare o superstite, o in possesso di permesso di soggiorno per “Casi Speciali” o “Motivi Umanitari”
  • cittadino extracomunitario in possesso di titolo di soggiorno appartenente ad una delle seguenti tipologie:
    • cittadino titolare di Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di lungo periodo in corso di validità ovvero di avere presentato istanza al Questore:
    • cittadino familiare di cittadino italiano/comunitario o soggiornante di lungo periodo
    • cittadino che ha soggiornato legalmente in almeno 2 stati membri CE, familiare o superstite;
    • cittadino lavoratore del Marocco, Tunisia, Algeria, Turchia, familiare o superstite (Accordo Euro-mediterraneo);
    • cittadino titolare del permesso unico per lavoro o con autorizzazione al lavoro e familiari (ad esclusione delle categorie previste dal D.Lgs 40/2014);
    • cittadino apolide, familiare o superstite

 
La normativa nazionale limitava il diritto alle sole madri titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo, ma l’INPS ha poi esteso il trattamento alle donne familiari extra UE di cittadini dell’Unione (circolare INPS n. 35 del 09/03/2010) e alle titolari dello status di rifugiato e di protezione sussidiaria (circolare INPS n. 9 del 22/01/2010).
Il diritto deve essere esteso alle madri titolari di “permesso unico lavoro” (che comprende anche il permesso per famiglia).
Con ordinanza 52/2018 la Corte Costituzionale ha affermato che il Giudice è tenuto a dare applicazione alla direttiva 2011/98 e dunque a riconoscere il diritto.
Anche in conseguenza di tale decisione molti Comuni si sono adeguati e riconoscono l’indennità di maternità anche alle titolari di permesso unico lavoro.
L’INPS non ha mai emanato una disposizione chiara in questo senso, ma, qualora vi sia accoglimento della domanda da parte del Comune, paga la prestazione
ritenendosi (giustamente) vincolato alla decisione dell’amministrazione locale.
È dunque estremamente importate attivarsi presso i Comuni perché riconoscano il diritto.

Per la procedura:

  • Accedere al servizio, in taluni casi con domanda online tramite SPID
  • Disporre di una copia del titolo di soggiorno
  • Eventuale documentazione che certifichi lo status (adozione, affido, nascita, …)
  • Eventuale Stato di famiglia
  • Eventuale ISEE
  • Indicazione di come ricevere l’indennità (Carta, IBAN, etc.)
     

ESENZIONI SANITARIE

 

 

 

Esenzione ticket sanitario ed Esenzione dal ticket per invalidità o malattie croniche

Prevenire e supportare situazioni di disagio socio–economico in fasce di popolazione a rischio.

L’esenzione Ticket per indigenza consente l’accesso agevolato alle Prestazioni sanitarie (visite specialistiche, esami di laboratorio), ad esclusione degli accessi al Pronto Soccorso, usufruite presso le strutture delle Aziende sanitarie pubbliche o private accreditate che non beneficiano già dell’esenzione totale per invalidità, reddito, disoccupazione, età.

Nel caso di malattie croniche o invalidità l’utente richiede a un medico specialista di struttura pubblica la certificazione comprovante la patologia e la presenta allo Sportello Unico Distrettuale competente per residenza.

Erogazione gratuita farmaci in fascia C

La Regione Emilia-Romagna ha deciso di prorogare l’esenzione per l’acquisto dei farmaci di fascia C, tramite ISEE.

 

SERVIZI EDUCATIVI

 


 

Centri educativi e Centri estivi

Vengono erogati dei Buoni di Servizio Comunali per l’accesso i Centri educativi ed ai Centri estivi.

Le iscrizioni ai Centri Estivi avverranno secondo le modalità stabilite dai singoli enti gestori accreditati.

Le famiglie interessate potranno pertanto iscrivere i propri figli liberamente ad uno o più Centri.


Asili nido 0-3 e Scuole d’infanzia 3-5

Il nido d’infanzia è un servizio educativo e sociale di interesse pubblico volto a favorire la crescita dei bambini e delle bambine fino a 3 anni di età e ad appoggiare la famiglia nei suoi compiti di educazione e cura.

Possono essere:

  • Gestione diretta
  • Gestione partecipata
  • Privati convenzionati

Le Scuole d’Infanzia (materne) sono istituzioni educative finalizzate a promuovere l’effettiva uguaglianza delle opportunità educative dei bambini e delle bambine di 3,4,5 anni con l’intento di sostenere i loro processi di apprendimento, l’educazione alla vita interpersonale e alla vita sociale.

I servizi educativi per i minori di 6 anni possono accedere con una retta agevolata e una retta ridotta per il servizio mensa.

I requisiti generali sono:

  • residenza
  • ISEE entro un certo valore che determina in percentuale l’agevolazione


Progetti e spazi educativi alternativi

Si propongono di offrire spazi di accoglienza per i bambini che non hanno potuto accedere ai Servizi per l’infanzia del Comune e famiglie residenti che hanno l’esigenza di conciliare l’accudimento dei figli con impegni lavorativi specifici.

Bonus per servizi di trasporto

In alcuni Comuni è possibile, in convenzione con l’azienda di trasporti provinciale, fare richiesta di una tariffa agevolata per gli abbonamenti dei trasporti:

  • per le tratte provinciali
  • per i trasporti urbani
  • il servizio di trasporto scolastico per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di 1° grado
     

CENTRI E SERVIZI PER LE FAMIGLIE
   

 
  

Centri per le famiglie

Sono attivi sul territorio i Centri per le famiglie (Riferimento dal sito regionale) che lavorano in sinergia con i Servizi educativi 0-3 anni, i Consultori Familiari, le Pediatrie di comunità, i Punti nascita, i Servizi sociali e di Neuropsichiatria infantile, i settori delle politiche abitative, i servizi domiciliari per anziani e non autosufficienti, i coordinamenti pedagogici, le biblioteche del territorio e i servizi specialistici per problematiche specifiche (es. SerT, Salute Mentale, ecc.), all’interno è presente anche il servizio Informafamiglie per informazioni su attività, risorse ed opportunità, istituzionali e informali, che il territorio offre a bambini e famiglie.

Indirizzi in Regione
Linee guida per i centri

Nei centri è svolto un servizio di:

  • informazione
  • sostegno alle competenze genitoriali,
  • mediazione familiare, gruppi di parola

Sono attivi anche progetti specifici come:

I Centri per bambini e genitori, gli Spazi Famiglie o Laboratori Famiglia (spazi dedicati dislocati nella città) al fine di promuovere relazioni positive tra nuclei familiari, attraverso le quali giungere allo sviluppo di reti tra famiglie, cittadini e realtà associative di varia natura, nonché al concretizzarsi di esperienze di prossimità, anche con carichi di cura.

I Laboratori compiti per sostenere le famiglie nelle attività di studio e compiti in un ambiente informale e valorizzando la relazione e la comunicazione fluida.

Gli Spazi Neutri sono dei luoghi predisposti per tutelare il rapporto genitori e figli nei casi di separazione o divorzio della coppia. L’obiettivo è quello di creare uno spazio neutrale e protetto dove genitori e figli possono incontrarsi alla presenza di operatori competenti, nello specifico assistenti sociali e psicologi, abituati a mediare i conflitti e supportare i genitori.

L’accesso può avvenire esclusivamente: su decreto del Tribunale per i minorenni o su ordinanza del Tribunale ordinario o su ordinanza del Giudice Tutelare oppure su segnalazione dei Servizi Sociali territoriali.
Si ispira ai principi enunciati dall’art. 9 della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia: «mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino». (New York, 1989).

Adozioni e affidamenti

L’adozione è la risposta a minori adottabili italiani (adozione nazionale) o stranieri (adozione internazionale), affinché possano vivere e crescere all’interno di una famiglia quando la famiglia di origine non esiste più o non si è mostrata in grado di crescerli adeguatamente.

L’affido temporaneo è un servizio per bambini e minori che hanno bisogno di essere accolti o di essere momentaneamente affiancati da altri adulti, per permettere ai loro genitori di superare alcuni momenti critici che stanno attraversando.

Tutti possono diventare genitori affidatari:

  • coppie con figli
  • coppie senza figli
  • persone singole

Non esistono limiti legati all’età delle persone o alla condizione economica.
Non è necessario essere coniugati.

Il procedimento di affido si basa sulla legge 25 luglio 1956 n. 888 che ha modificato il r.d.l. 1404 del 1934 istitutivo del Tribunale per i minorenni (legge minorile).

Il procedimento per l’affidamento al Servizio Sociale ai sensi dell’articolo 25 della legge minorile viene avviato dopo la segnalazione del minore al tribunale per i minorenni da parte del pubblico ministero minorile, oppure da parte dei genitori, o dell’ufficio di servizio sociale, o degli organismi di educazione.

Il Comune acquisisce la tutela e il minore può essere affidato ad una comunità educativa o ad un genitore o ad un parente affidatario.

Ufficio tutele

L’Ufficio Tutele svolge funzioni sia tecniche che amministrative in ambito di Tutela dei minori.

Il Codice civile, infatti, prevede che un soggetto, in ragione della minore età, senza genitori o con genitori decaduti dalla responsabilità genitoriale, venga rappresentato e supportato nei propri bisogni di cura e di gestione del patrimonio.

Il Tutore legale delle persone minori di età svolge tale funzione relativamente a tutti i minori per i quali il Tribunale per i Minorenni di Bologna e/o il Tribunale Ordinario del Comune di domicilio o residenza hanno decretato la sospensione, la decadenza o l’assenza degli esercenti della responsabilità genitoriale.

Riferimento al sito Informafamiglie della Regione

Consulenza alle famiglie con minori

La consulenza alle famiglie riguarda diverse tipologie di servizio sia informativi, sia di offerta di sostegno:

  • Sportelli informativi (es. Informa-famiglie)
  • Affido familiare
  • Counseling alla Coppia
  • Counseling Genitoriale
  • Mediazione familiare


Consultori familiari

Consultori Familiari sono strutture nate per rispondere ai vari bisogni della famiglia, della donna, della coppia, dell’infanzia e dell’adolescenza, sono presenti diversi professionisti sanitari: psicologi, assistenti sanitari, ostetriche, ginecologi.
Il Consultorio familiare ha la finalità di garantire il sostegno alla procreazione, alla sessualità, alle relazioni di coppia e della famiglia e di assicurare attività di informazione ed educazione socio-sanitaria sui temi inerenti la sfera femminile.

Si occupano di affettività e sessualità, maternità e paternità, gravidanza, allattamento, contraccezione, applicazione legge n. 194/78 (per l’interruzione volontaria di gravidanza), autopalpazione del seno, visite ginecologiche, menopausa.

L’accesso è libero e gratuito.

All’interno dei consultori sono presenti gli Spazi Giovani: riservati a giovani dai 14 ai 19 anni che hanno bisogno di un ambiente riservato in cui affrontare problemi legati alla sessualità, alla vita affettiva.

Il servizio è rivolto anche agli adulti di riferimento: genitori, insegnanti, allenatori sportivi.

Riferimento al sito dei Consultori.

SERVIZI PER I MINORI

 
 
 

Centri giovani

l Centri Giovani sono luoghi ad accesso libero utili a promuovere e sviluppare l’interazione e le proprie competenze.
La presenza degli operatori garantisce che siano luoghi nei quali vivere esperienze di crescita responsabile.

Sono contesti aggregativi e ricreativi pubblici, contenitori di opportunità, cantieri culturale per valorizzare linguaggi, culture e forme espressive delle nuove generazioni, laboratori educativi.

Progetti specifici

Informagiovani

Sono un servizio che ha l’obiettivo di fornire a ragazzi e ragazze supporti informativi e di primo orientamento per facilitare scelte opportune e consapevoli per il futuro.

Forniscono informazioni e supporto per:

  • lavoro in Italia e all’estero.
  • formazione
  • università)
  • vacanze
  • volontariato
  • Europa
  • tempo libero e sport
  • servizio civile volontario e servizio volontario europeo
  • manifestazioni, festival, premi e concorsi letterari.


Spazi di progettazione
e di coworking e laboratori per minori ed adolescenti.

Centri di studi e formazione.

Spazi aggregativi.

I Centri Pomeridiani rappresentano una forma di intervento specifico per la prevenzione secondaria del disagio sociale di minori appartenenti a nuclei familiari in difficoltà; accolgono minori nel tempo extra scolastico e realizzano attività educative, di animazione e di socializzazione.

I Centri si caratterizzano per l’accoglienza di bambini e bambine dai 6 agli 11 anni e preadolescenti ed adolescenti dagli 11 ai 17 anni.

Riferimento al sito della Regione Emilia-Romagna

Riferimento al sito Informafamiglie della Regione

 

INTERVENTI DI TUTELA  

   
 
 
   

Interventi a tutela di minori e a sostegno di singoli e famiglie

Attivazione di progetti e servizi di accoglienza.

Gli interventi riguardano l’attivazione di progetti e servizi di accoglienza a favore di:

  • persone di minore età, i cui bisogni di cura, tutela ed educazione non possono trovare adeguata risposta presso la famiglia di origine perché non presente, non adeguata o in grado di occuparsene;
  • persone adulte in condizioni di grave disagio e di rischio sociale.

L’inserimento nelle comunità di accoglienza viene attivato sulla base di un progetto predisposto dal Servizio Sociale territoriale, con il consenso delle persone e, nel caso di minori, con il consenso degli esercenti la responsabilità genitoriale, o su disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’inserimento in emergenza può essere attivato sia dal Servizio Sociale territoriale competente per target di utenza sia, negli orari di chiusura dei servizi, dal servizio di Reperibilità Sociale sulla base delle segnalazioni delle Forze dell’Ordine e dei Servizi Sanitari che intercettano la condizione di rischio e di pregiudizio.

Il sistema di accoglienza si articola in:

  • Centro di pronta accoglienza dedicato all’accoglienza di minori in situazione di disagio e pregiudizio
  • Comunità di accoglienza madre con figli minori a tutela della maternità e a supporto delle funzioni genitoriali
  • Comunità di pronta e di prima accoglienza per donne sole o con figli vittime di maltrattamento e abuso
  • Comunità per l’accoglienza di donne vittime di tratta
  • Progetti di cohousing per l’accoglienza di donne sole o con figli minori
  • Comunità di accoglienza per adulti in condizioni di disagio
  • Presidi destinati all’accoglienza temporanea di adulti in condizione di fragilità e disagio sociale che necessitano di accompagnamento e sostegno per un recupero della propria autonomia personale e sociale.

 

Attività dei servizi sociali territoriali di tutela minori e di accoglienza di bambini e ragazzi

Le persone di minore età che sono in stato di abbandono e/o devono essere allontanate dalla propria famiglia a motivo di maggiore tutela delle stesse, vengono inserite a norma della L. 184/1983 e s.m.i., in comunità educative o familiari o di pronta accoglienza.

Comunità di pronta accoglienza

Comunità educativa residenziale

Accoglienza madre-bambino

 

Educativa domiciliare

Il Servizio di Assistenza Educativa Familiare Domiciliare consiste nell’erogazione di interventi a sostegno delle famiglie e dei minori in particolare.

Il lavoro di sostegno educativo domiciliare è funzionale al potenziamento delle competenze educative personali e familiari, con l’obiettivo prioritario di lavorare con i genitori per rafforzare le competenze personali e quelle educative-relazionali.

Dal sito regionale Informa-famiglie

 

Minori stranieri non accompagnati (MSNA)

Il minore straniero che sia sul territorio senza i genitori viene preso in carico dagli enti del territorio collocato in un contesto di accoglienza (comunità educative, comunità famigliari, comunità msna, famiglie affidatarie).

Il servizio sociale segnala la presenza e la presa in carico alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna attraverso l’attivazione di un procedimento ex. 403 c.c. al fine di formalizzare la collocazione in protezione del minore.

Il Tribunale per i Minorenni ratifica la collocazione e apre la tutela in capo all’ente.

Sulla base delle informazioni acquisite nei colloqui di approfondimento con il minore e dalle osservazioni degli adulti ospitanti (educatori/famiglie), l’equipe msna formula il progetto di accoglienza a lungo termine fino al compimento della maggiore età:

  • apprendimento della lingua italiana;
  • partecipazione ad attività utili per la sua integrazione sul territorio;
  • attivazione di un percorso formativo;
  • conoscenza del territorio;
  • acquisizione di un’autonomia abitativa e lavorativa.

 

INTERVENTI SOCIALI

  

  

Interventi su progetto sociale

Sono:

  • Interventi su domanda diretta del cittadino finalizzati ad assicurare condizioni di vita dignitose:
    • Contributi sui consumi
    • Esenzioni ticket sanitari
  • Interventi su progetto sociale finalizzati a consentire il superamento di una situazione di emergenza:
    • Reddito di Solidarietà
    • Contributi economici finalizzati con progetto assistenziale
    • Contributi tramite pronto cassa

Tutti gli interventi su progetto sociale sono erogati a seguito dell’istruttoria e delle valutazioni professionali di competenza dell’Assistente Sociale, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.


SERVIZI PER L’ABITAZIONE

    

  

Bandi ERP

Sono alloggi di Edilizia Pubblica concessi tramite bandi pubblici ad affitto agevolato per famiglie e singoli con caratteristiche di disagio economico e/o problemi sanitari.

L’assegnazione avviene mediante Bando di concorso generale, indetto dal Comune, pubblicato ciclicamente.

Sito di riferimento della Regione Emilia-Romagna


Edilizia Residenziale Sociale ERS

Gli alloggi ERS sono quelli di proprietà e/o nella disponibilità del Comune di residenza, ad esclusione di quelli definiti dall’art. 20, comma 2, Legge Regionale 8/08/2001 e s.m.i. ERP, da affidare in concessione d’uso e gestione con successivi e specifici atti.

Il Bando ERS offre sostegno ai nuclei familiari che presentano condizioni economiche tali da non consentire né l’accesso alla graduatoria per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) né l’accesso al mercato libero.

Riferimento nel sito della Regione Emilia-Romagna

 

Progetti a sostegno della locazione

Progetti di edilizia sociale e di emergenza locali

Sono attivi dei progetti nei vari territori per accedere ad abitazioni con accesso per le famiglie con bisogni specifici.

Sono iniziative di enti privati che realizzano alloggi, destinati sia alla vendita che all’affitto, da offrire a prezzi di acquisto convenzionati e canoni di locazione calmierati alle famiglie con redditi contenuti.

Ad esempio il progetto Housing sociale.

Contributo per l’affitto

Requisiti principali:

  • residenza in Emilia-Romagna
  • cittadinanza italiana o UE o non UE con permesso di soggiorno di almeno un anno o permesso CE di lungo periodo
  • residenza nell’alloggio a cui si riferisce il contratto
  • presenza di un contratto di locazione regolarmente registrato
  • valore ISEE compreso tra 3000 € e 17.154 €
  • canone mensile di affitto, comprensivo delle rivalutazioni istat ed escluse le spese condominiali, non superiore a 700 €
  • non essere assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica

I fondi sono gestiti da ogni singolo Comune che determina i requisiti di accesso e le modalità di gestione dell’intervento con l’emissione di un proprio bando.

Verrà erogato un contributo che potrà variare da 2 a 6 mensilità, per un tetto massimo di 3000 €.

Il contributo è stato rafforzato per l’emergenza Covid.

Dal sito della Regione Emilia-Romagna

Famiglie senza fissa dimora

I comuni mettono a disposizione alloggi di emergenza per famiglie che non dispongono di un’abitazione che vengano segnalate dai servizi sociali del territorio.

Servizi di Mediazione dei conflitti e di vicinato

Spesso l’Azienda Casa Emilia-Romagna (ACER) attiva dei servizi di mediazione sociale che si propongono di prevenire i disagi causati da una difficile convivenza tra i condomini, migliorando le relazioni tra i vicini.

Legislazione di riferimento

Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2021